Un ventilconvettore (abbreviato con VC o FC) è costituito da un carter metallico all’interno del quale sono presenti una o due batterie di scambio termico aria/acqua, un ventilatore, un filtro dell’aria, una vaschetta per la raccolta della condensa; all’esterno presenta i collegamenti con le reti dell’acqua calda e/o refrigerata.
Dal punto di vista della struttura i ventilconvettori si possono dividere in “a 2 tubi” o “a 4 tubi”. I VC a 2 tubi funzionano solamente con un tipo di fluido termovettore, mentre quelli a 4 tubi sono in grado di lavorare contemporaneamente sia con acqua calda che refrigerata. Esisteva anche una versione a 3 tubi, ora non più realizzata da nessuna azienda, in cui all’uscita si otteneva una miscela dei 2 fluidi di ingresso.
Funzionamento
Il ventilatore preleva l’aria dell’ambiente (da scaldare o raffreddare) facendola entrare da un’apertura posta in basso al terminale. Una volta entrata l’aria viene prima filtrata e poi spinta dal ventilatore verso la batteria di scambio termico che per convezione forzata scambia calore con l’acqua: in caso di riscaldamento il calore viene prelevato, in caso di raffreddamento viene ceduto. Quando l’aria viene raffreddata si opera anche la deumidificazione, con conseguente produzione di condensa che viene raccolta nella vaschetta posta sul fondo.
Come già accennato i VC vengono largamente utilizzati negli impianti di climatizzazione misti aria/acqua, con lo scopo di controllare la temperatura, mentre la UTA (Unità trattamento aria) controlla l’umidità e il ricambio. Minore utilizzo si ha in caso di solo riscaldamento o solo raffreddamento, associato ad un ricambio dell’aria di tipo naturale, non controllato.
Facilità di installazione ed elevata potenza termica
I ventilconvettori rappresentano un’alternativa opportuna ai radiatori convenzionali e ai sistemi di riscaldamento a superfici radianti.
Il calore viene distribuito nell’ambiente con l’ausilio di un ventilatore. Rispetto ai convettori convenzionali è così possibile ottenere un’elevata emissione di calore già a ridotte temperature di mandata.
L’ideale per la combinazione con pompe di calore
Grazie alle ridotte temperature di mandata l’impiego di ventilconvettori è particolarmente opportuno se abbinato a sistemi di riscaldamento a bassa temperatura come la pompa di calore.
I ventilconvettori sono una buona soluzione anche nel caso di risanamento di vecchi edifici, nei quali l’installazione di sistemi di riscaldamento a superfici radianti in un secondo tempo è possibile solo con costi elevati.